Cos’ è e come funziona?

La voluntary disclosure o “collaborazione volontaria” è la possibilità di regolarizzare capitali detenuti illegalmente all’estero.

La situazione è stata già preventivata tra circa 50.000 e 70.000 emersioni con solo circa 1000 domande presentate.

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La regolarizzazione è fattibile per tutte le domande presentate entro il 30 settembrere 2015, poi prorogata dal Governo italiano fino al 30 novembre 2015.

La procedura è stata già prefissata dall’Agenzia delle Entrate che accoglierà tutte le istanze con il tramite di un professionista abilitato attraverso il quale dichiarare tutti i capitali detenuti.

Nei 30 giorni successivi il professionista elaborerà una relazione tecnica sui redditi evasi ed i capitali non dichiarati per capire come sono stati originati.

Successivamente l’Agenzia delle Entrate emetterà un documento denominato “atto di accertamento” con il calcolo dell’imposta, interessi  e sanzioni non regolarmente pagati.

Il vantaggio della voluntary disclosure è la non punibilità per eventuali reati cmmessi e che sono previsti tassativamente dalla norma fiscali quali il riciclaggio di denaro.

In questa procedura viene ad essere soggetto importante anche la banca dove farò arrivare i capitali dichiarati e la quale sarà soggetto attivo della procedura.

In tal senso verrà aperto un conto corrente dedicato con una serie di limitazioni operative e la sede della banca deciderà quale documentazione far produrre al soggetto interessato così da poter svolgere le opportune verifiche e valutazioni.

Le limitazioni di tale conto dedicato sono: nessun internet bankingo canale dedicato, nessun strumento di pagamento (bancomat, carte di credito….), nessun investimento e nessuna garanzia per prestiti, quindi puramente patrimonio liquido e conservato all’interno della banca.

Inoltre l’istituto monitorerà tutti i bonifici che potrebbero arrivare sul conto dedicato che sono riconducibili alla voluntary disclosure.

Ulterori dettagli  presso il sito dell’Agenzia delle Entrate.